
31 Mag Content Marketing e creazione di contenuti: come lasciare il segno!
Tutti stiamo sempre più spesso sentendo parlare di Content Marketing, lo si trova alla base di moltissime strategie comunicative e pubblicitarie, lo vediamo girare soprattutto sulle piattaforme social. Ma cos’è davvero il Content Marketing e quali sono le regole per dar vita a contenuti unici ed efficaci che lasciano il segno?
Te lo spieghiamo noi!
Cos’è il Content Marketing?
Il Content Marketing è una branca del marketing che si occupa di strategie basate sulla produzione di contenuti testuali, fotografici e video. Il materiale prodotto, ovviamente, deve essere in linea con il tono di voce, i valori e il target del brand di riferimento.
Una strategia di Content Marketing può avere molteplici obiettivi. Può essere orientata all’aumento della brand awareness, ovvero a far conoscere maggiormente il brand, oppure può orientare il pubblico alla conversione, e quindi all’acquisto di un bene o servizio. I contenuti, generalmente, sono molto importanti per creare un legame brand-utente e fidelizzare la community. Al giorno d’oggi tutto ciò che vediamo può potenzialmente essere content marketing, e la cosa buona è che una strategia basata sui contenuti porta a ottimi risultati sia nel B2B che nel B2C.
Differenza tra Inbound Marketing e Content Marketing
Spesso si fa confusione tra questi due termini pensando che ci si riferisca alla stessa cosa, in realtà non è così. L’inbound marketing è come se fosse un contenitore, che racchiude al suo interno tanti rami del marketing, il Content Marketing è invece un elemento all’interno di quel contenitore.
Quindi se l’Inbound Marketing è un nuovo modo di fare marketing, rispetto all’ormai datato e superato outbound marketing, il Content Marketing è il mezzo con cui si fa, ovvero attraverso la creazione di contenuti destinati ad uno specifico target. Se volessimo dare una definizione di Content Marketing potremmo dire che si tratta di un approccio strategico basato sulla produzione e diffusione di contenuti per attrarre e fidelizzare un pubblico.
L’importanza del Content Marketing
Il Content Marketing può essere veicolato attraverso materiale fotografico, video, testi scritti come ad esempio gli articoli per i blog o le newsletter, gli ebook e i podcast. Questo approccio è così importante perché i contenuti digitali sono ad oggi il metodo migliore per attrarre e tenere nuovi clienti.
Il Content Marketing, se fatto bene, è in grado di generare lead di qualità, creare una relazione tra il brand e l’utente, essere a supporto del processo decisionale, differenziarsi dai competitors e diminuire i costi. A livello professionale, le due figure che si occupano di questa branca del marketing sono il Content Strategist e il Content Manager. Il primo definisce gli obiettivi di marketing e la strategia da portare avanti, il secondo invece crea, pubblica e monitora i contenuti prodotti, seguendo le indicazioni dello strategist.
Come creare una buona strategia di Content Marketing
La prima cosa da fare è identificare gli obiettivi della tua strategia di Content Marketing, ricordando che se stai lavorando su un brand nuovo è meglio partire dal consolidamento dell’awareness, e solo in una seconda fase passare alla lead generation. Identifica i KPI da monitorare e definisci in maniera chiara target di riferimento e buyer personas, ovvero i profili del tuo cliente ideale.
Ora è il momento di analizzare il prodotto o servizio che vuoi vendere e chiederti cosa ti rende unico e ti differenzia dagli altri. Questo è un passaggio fondamentale per il successo della tua campagna di Content Marketing. Dopo aver identificato i tuoi punti di valori ed elementi differenzianti, devi mappare il viaggio dell’utente, per capire qual è il percorso di acquisto del tuo target.
Infine, devi pensare ai contenuti, e qui si apre un altro grande capitolo. Ogni contenuto deve essere coerente e rispecchiare i valori del brand e l’obiettivo strategico. Pensa al Content Marketing come a un amico che ti prende per mano e ti accompagna lungo tutto il percorso d’acquisto, come deve essere questo amico?
La classificazione dei contenuti
I contenuti non sono tutti uguali e non rispondono tutti alle stesse esigenze di business. Una cosa da considerare è la durata dei contenuti prodotti. Esistono contenuti di lunga durata, un po’ degli evergreen, un pool di contenuti temporanei, generalmente legati a eventi e trend specifici, e poi ci sono dei contenuti di supporto, che servono ad aumentare la credibilità nei confronti del brand. Sono un esempio di contenuti di supporto le FAQ o i video tutorial.
Ciò che non deve mai mancare alla base della creazione di un buon contenuto è lo storytelling. Devi essere in grado di incuriosire e coinvolgere il tuo pubblico, fare leva su determinate emozioni e tenere l’utente incollato allo schermo.
Su quali piattaforme pubblicare i contenuti?
La scelta della piattaforma è molto importante quando si parla di Content Marketing. Sfatiamo il mito secondo il cui bisogna essere presenti su qualsiasi piattaforma: non è così! Meglio puntare sulla qualità che sulla quantità. Inoltre, non tutti i canali vanno bene per ogni business.
Alcuni business funzionano meglio sui social, altri con il blog, per cui è necessaria anche una strategia di SEO. Prima di buttarti a capofitto nella fase di creazione dei contenuti è importante analizzare a fondo il tuo target per capire dove si muove.
Come monitorare i contenuti
Quando si parla di strategia di Content Marketing, si pensa spesso che una volta creato e pubblicato il video sulla piattaforma di turno il lavoro sia finito. In realtà, c’è un’altra importantissima fase, quella di monitoraggio.
Se stiamo parlando di contenuti video, dovrai concentrati su:
-
- Visualizzazioni: quante volte gli utenti hanno guardato il video
- Tempo di visualizzazione del video: la durata media delle visualizzazioni
- Tasso di abbandono: la percentuale degli utenti che ha abbandonato il video prima di arrivare alla fine
- Interazioni: mi piace, commenti, condivisioni e salvataggi.
- Tasso di conversione: la percentuale di utenti che compiono una determinata azione
Se parliamo di blog e quindi contenuti seo, dovrai concentrarti su:
- Traffico organico: la quantità di utenti che arrivano sull’articolo dalla ricerca Google
- Frequenza di rimbalzo: indica la percentuale di utenti che visitano una pagina del tuo sito e poi lo abbandonano
I contenuti di content marketing vengono poi utilizzati per fare advertising, e qui i KPI da analizzare sono ancora altri:
- Impression: numero di volte che la tua inserzione viene visualizzata dagli utenti
- Click through rate: la percentuale di persone che cliccano sull’annuncio
- Costo per clic: quanto paghi per ogni clic nell’inserzione da parte degli utenti
- Costo per acquisizione: il costo per acquisire un nuovo cliente tramite quell’inserzione
- Conversion rate: la percentuale di utenti che eseguono un’azione desiderata dopo aver visto e cliccato sull’annuncio
- Ritorno sull’investimento: il rapporto tra importo speso per fare advertising e il guadagno effettivo.
Conclusioni
Il Content Marketing è qualcosa che va studiato e conosciuto a fondo, non si può improvvisare. inoltre, è una branca in cui è necessario un continuo aggiornamento perché le piattaforme digitali e le modalità di comunicazione cambiano continuamente. Affidarsi a un professionista è sempre la scelta giusta per far decollare le proprie campagne e ottenere i risultati sperati.